Quando si abbandona la propria religione..

Sappiamo che ogni culto ha le proprie regole estrapolate per lo più dal libro che esso reputa ispirato e sacro.
Credo sarebbe utile comprendere come, ciascuno dei culti, si confronti con coloro che, una volta smesso di aderirvi, ne escono o ne cancellano la propria adesione.
Sappiamo ad esempio che per i Testimoni di Geova vi sono regole ferree in merito ai fuoriusciti.
Ma nelle altre confessioni come si ci comporta?
Vi sono regole paritcolari? Se sì, queste, vengono seguite capilarmente?

Aquarivs ha scritto:

Sappiamo che ogni culto ha le proprie regole estrapolate per lo più dal libro che esso reputa ispirato e sacro.
Credo sarebbe utile comprendere come, ciascuno dei culti, si confronti con coloro che, una volta smesso di aderirvi, ne escono o ne cancellano la propria adesione.
Sappiamo ad esempio che per i Testimoni di Geova vi sono regole ferree in merito ai fuoriusciti.
Ma nelle altre confessioni come si ci comporta?
Vi sono regole paritcolari? Se sì, queste, vengono seguite capilarmente?

Posso parlare e genericamente, solo della religione cattolica a cui mi sono avvicinata seriamente solo dopo il mio abbandono della dottrina geovista.
Premetto che, non avendo ricavuto il battesimo nella ccTdG, forse, la mia posizione è stata valutata con più clemenza, questo non posso saperlo.
Posso dire tuttavia che, in un colloquio con il parroco, non mi sono sentita colpevolizzata, anzi, si è interessato alla mia esperienza e si è detto pronto ad aiutarmi nel mio percorsp.
Questo sia che avessi deciso di "rientrare", questa volta consapevolmente, sia che avessi deciso altrimenti.
Non so se è un atteggiamento diffuso o se si tratta di un punto di vista particolare, visto che i sacerdoti della parrocchia che fraquento sono tutti missionari che, ogni anno, tornano alle missioni.
Gabriella

Quindi, volendo estendere il pensiero del parroco, il cattolicesimo consente con una paterna elasticità al figliol prodigo di tornare e di andare senza alcuna punizione?

Non so se è così a tutti i livelli.
Mi spiego:
io non avevo frequentato che sporadicamente, prima, ero quindi una pecorella ...marginale.
Se la stessa tolleranza sia consentita anche a chi, laico, ha incarichi presso qualoche parrocchia, sinceramente, non saprei.
Ma, per sentito dire e quindi senza prove dirette, temo non sia così semplicw come nel mio caso.
Gabriella

Aquarivs ha scritto:

Sappiamo che ogni culto ha le proprie regole estrapolate per lo più dal libro che esso reputa ispirato e sacro.
Credo sarebbe utile comprendere come, ciascuno dei culti, si confronti con coloro che, una volta smesso di aderirvi, ne escono o ne cancellano la propria adesione.
Sappiamo ad esempio che per i Testimoni di Geova vi sono regole ferree in merito ai fuoriusciti.
Ma nelle altre confessioni come si ci comporta?
Vi sono regole paritcolari? Se sì, queste, vengono seguite capilarmente?

Generalmente per quanto riguarda la religione cattolica, direi proprio di no, questa ''libertà'' si fa piuì ristretta nel momento in cui si frequentano dei movimenti in seno alla chiesa cattolica ma viene mantenuta comunque, non ci sono regole assolute, persin se ci sono delle scomuniche,è chiaro che non puoi partecipare ai sacramenti, ben dice gabriella, se ci sono degli impegni, a vari livelli se sei un laico o un consacrato ad esempio, un sacerdote o una suora, ma comunque non sarai mai cacciato dalla chiesa, le scomuniche sono rare non definitive e per motivi molto gravi, non ti scomunicano ordinqriamente per una sigaretta o perchè hai tradito tua moglie,,,non ti scomunicano se cambi religione,,,,
non ti scomunicano se ti metti a criticare anche aspramente la CC,,,
diverso penso che sia invece all'interno della religione islamica, è il caso di citare Magdi Cristiano Allam, convertito al cattolicesimo, considerato un apostata solo per questo dai musulmani anche moderati, a rischio della sua incolumità fisica invece per causa di quelli piu fondamentalisti tanto che mi pare che abbia anche una scorta di protezione se non sbaglio
un bacio

Citazione :

Magdi Cristiano Allam, convertito al cattolicesimo, considerato un apostata solo per questo dai musulmani anche moderati, a rischio della sua incolumità fisica invece per causa di quelli piu fondamentalisti tanto che mi pare che abbia anche una scorta di protezione se non sbaglio

*lucy64 ha scritto:

Generalmente per quanto riguarda la religione cattolica, direi proprio di no, questa ''libertà'' si fa piuì ristretta nel momento in cui si frequentano dei movimenti in seno alla chiesa cattolica

Ho avuto modo anch'io di leggere esperienze di fuoriusciti da "gruppi" ristretti presenti nel cattolicesimo che se la son passata male dopo l'uscita dal gruppo, che hanno affrontato l'ostracismo, l'essere considerate persone che hanno abbandonato la fede (a prescindere dai motivi effettivi dell'abbandono), abbandonate a satana.... sconvolgete la somiglianza con i TDG...

Mac

Ho dei parenti in America (Carolina, non ricordo sud o nord) . Mi raccontano che lì ci sono più chiese, gestite in maniera indipendente da pastori più o meno famosi. Se sei un membro attivo di una chiesa già il voler passare in un'altra chiesa, magari con una veduta molto simile ma gestita da un altro grande pastore, comporta una serie di grossi problemi.

Ah ecco, questo non lo sapevo.