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 L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento

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MessaggioTitolo: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Gio Dic 17, 2009 8:26 pm

Molte volte i tdG soprattutto alcuni tdG internettiani dicono che l'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento non esiste.
Ma cosa dice ufficialmente la WT e quale sono le esperienze degli ex?
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Gio Dic 17, 2009 8:28 pm

Che responsabilità hanno i singoli adepti nelle disposizioni della loro religione?
Perché lo mettono in atto?
E' una sorta di insegnamento?
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:29 am

Forse sarebbe meglio disturbare gli Scritti Sacri e capire cosa credete sia l'ostracismo.

Il vostro è semplicemente pregiudizio ed è evidente dalle domande poste. Perchè, invece di dire "cosa insegna la WT" non coniate le domande in modo corretto? Cosa dice la Bibbia su questo argomento?
Se i frequentatori dei vari forum, che si identificano ex testimoni di Geova, ancora si pongono queste domande, da testimoni di Geova non erano delle "cime".
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:40 am

Ancora una volta Delemme sei TU a porti nel modo sbagliato.
Qui si analizza il culto dei testimoni di geova non quello che insegna la bibbia poiché la metà delle sezioni di questo forum si basano su di essa! Non potremo mai fare un ragionamento coerente se per ogni sezione attribuissimo alla bibbia 300 interpretazioni diverse.

CHE SIA CHIARO. SIAMO NELLA SEZIONE TESTIMONI. Qui si parla di come i Testimoni di Geova interpretano la bibbia e di come da essa hanno dedotto la volontà di dio stilandone dei comandi compreso quello di non avere rapporti con i fuoriusciti.
E' un interpretazione biblica. Il forum è aperto a tutte le sue interpretazioni e alle religioni che hanno coniato. Ma se sei venuto in questo forum per attestare che solo I testimoni di Geova posseggono LA BIBBIA e che quindi l'intendimento WTS sia la bibbia, non sei gradito.
Lo dico per te e per chiunque, in qualunque sezione, piuttosto che spendersi per parlare del proprio credo passa il tempo a lamentarsi su come venogno poste le domande e scirve come se l'oro che proferisce debba brillare tanto da esserci noto. Qui non è noto nulla. Abbiamo una bibbia e 3miliardi di religioni e sette che dicono d'aver l'intendimento giusto. Beh, caro Dilemme, mettiti in fila e inizia a parlare dei vostri intendimenti. Saranno ilettori, una volta letto tutti i topic a decidere quale religione appare più consona e vicina alla bibbia!
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:42 am

Quando Dio espulse Adamo ed Eva dal giardino di Eden (argomento strettamente riservato ai credenti), ostracizzò questi nostri primogenitori?
Gli angeli che peccarono furono scacciati dal cielo e gettati nel Tartaro. Dio ostracizzò queste creature?
Le sinagoghe al tempo di Cristo avevano tre gradi di scomunica. Il terzo stabiliva che il colpevole non poteva insegnare o imparare insieme ad altri. Si trattava di ostracismo?
E che dire dell'Apostolo Paolo? Ordinò l'ostracismo con le parole "Smettete di associarvi con lui, affinché si vergogni".
Ci troviamo di fronte ad una disciplina, anche se severa o di fronte ad una pratica di ostracismo?

In tutto questo cosa c'entra la WT? affraid
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:47 am

In tutto questo c'entra la WTS nella misura in cui le parole dette da X assumono un significato specifico. Che sia simile a quello inteso da X o dissimle dipende da chi interpreta e non da chi emette le parole.

Adamo ed Eva così come gli angeli vennero espulsi da dio. Nessun essere umano è talmente perfetto da poter condizionare un altro uomo giudicandolo. Nemmeno asserendo d'esser posto come giudice da dio. Se e quando arrivarà egli col suo giudizio faremo la conta.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:47 am

Il tuo, caro Aquarius è un banale errore di fondo.
Tu chiedi cosa insegna la WT ed io ti rispondo che la WT insegna quello che c'é scritto negli Scritti Sacri.
Non sto dicendo che i testimoni di Geova sono gli unici ad avere la verità o ad applicare testualmente la Bibbia.
Sei prevenuto.
Io rispondo semplicemente alle tue/vostre osservazioni. Se poi non gradisci quello che scrivo, allora è tutto un altro discorso...

Sii sereno... farao
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:48 am

Aquarivs ha scritto:
In tutto questo c'entra la WTS nella misura in cui le parole dette da X assumono un significato specifico. Che sia simile a quello inteso da X o dissimle dipende da chi interpreta e non da chi emette le parole.

Adamo ed Eva così come gli angeli vennero espulsi da dio. Nessun essere umano è talmente perfetto da poter condizionare un altro uomo giudicandolo. Nemmeno asserendo d'esser posto come giudice da dio. Se e quando arrivarà egli col suo giudizio faremo la conta.

Non ho parlato solo di Dio....
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:52 am

Aquarivs ha scritto:
In tutto questo c'entra la WTS nella misura in cui le parole dette da X assumono un significato specifico. Che sia simile a quello inteso da X o dissimle dipende da chi interpreta e non da chi emette le parole.


Nel caso in cui non si interpretasse, si dovrebbe applicare. Allora diciamo che in certi casi si applica e in certi casi si interpreta.

I testimoni di Geova applicano, nel caso dell'espulsione e interpretano quando Giovanni profetizza.

bom
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:52 am

Paolo era solo un essere umano.. per te il suo comportamento, con quest'interpretazione è da seguire? Se sì non ci sono problemi..
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:55 am

Aquarivs ha scritto:
Paolo era solo un essere umano.. per te il suo comportamento, con quest'interpretazione è da seguire? Se sì non ci sono problemi..

Devi essere coerente. Dio è Dio..., Paolo è un essere umano..., allora meglio parlare di briscola e pallacanestro.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 12:56 am

Citazione :
Perchè, invece di dire "cosa insegna la WT" non coniate le domande in modo corretto? Cosa dice la Bibbia su questo argomento?
Sono un eccellente lettore di lingua italiana. Ne conosco e capisco il perfetto significato e quello di questa frase implica che nel porre le domande occorre prima accettare che la wts applichi in modo appropriato la bibbia e che questa parli per essa.

Ma un simile ragionamento non è logico in un forum multireligioso. Piuttosto, il modus operandi corretto sarebbe: La wts interpreta così, applica in questo modo, crede che il passo biblico sia da prendersi così. Questo è un modo umile di porsi.

Ps. non ci sono problemi a comprendere questo tuo punto di vista (intendevo)
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 1:00 am

Cosa dice la bibbia lo chiede uno che la bibbia non la conosce e gli sta bene qualsiasi interpretazione.. ma uno come me che conosce la bibbia chiede, come la tua religione applica questo passo? E' più corretto così.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 1:11 am

Aquarivs ha scritto:
Citazione :
Perchè, invece di dire "cosa insegna la WT" non coniate le domande in modo corretto? Cosa dice la Bibbia su questo argomento?
Sono un eccellente lettore di lingua italiana. Ne conosco e capisco il perfetto significato e quello di questa frase implica che nel porre le domande occorre prima accettare che la wts applichi in modo appropriato la bibbia e che questa parli per essa.

Non ho messo in dubbio le tue doti linguistiche nè tantomeno discuto dei tuoi pensieri forbiti. E' probabile che io, avendo frequentato corsi serali, non mi sia posto in modo corretto ma non sono d'accordo col tuo pensiero per un motivo semplicissimo: non è stato chiesto del perché la WT faccia delle applicazioni di siffatta rilevanza come quella dell'espulsione (per i lettori multilingue, ostracismo).

Ma un simile ragionamento non è logico in un forum multireligioso. Piuttosto, il modus operandi corretto sarebbe: La wts interpreta così, applica in questo modo, crede che il passo biblico sia da prendersi così. Questo è un modo umile di porsi.

Non è affatto vero. Io ho postato in una discussione che riguarda i testimoni di Geova, non stiamo parlando delle altre confessioni religiose.

Ps. non ci sono problemi a comprendere questo tuo punto di vista (intendevo)

Neanche io mi pongo problemi a comprendere il tuo pensiero.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 1:15 am

Eoden ha scritto:
Cosa dice la bibbia lo chiede uno che la bibbia non la conosce e gli sta bene qualsiasi interpretazione.. ma uno come me che conosce la bibbia chiede, come la tua religione applica questo passo? E' più corretto così.


Giusta osservazione. I testimoni di Geova, se fai riferimento alle lettere paoline o giovannee relative alla scomunica, non interpretano quei versetti ma li applicano.

Spero sia stata felice la mia risposta che racchiude il pensiero dei testimoni di Geova (geovismo ha una connotazione negativa, pertanto preferisco non usarlo).
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 1:20 am

Qualcuno potrebbe obiettare che sono passati più di duemila anni da quando furono pronunciate quelle parole. E' vero, i tempi sono cambiati e probabilmente alcune cose dovrebbero essere rivedute. Il problema sta nel trovare le persone giuste che ci aiutino a capire questi passi biblici.
Potrei fidarmi di chi condona l'omosessualità? O forse di chi crede che il racconto della creazione sia una favola?
Certo è difficile la ricerca, nel frattempo restiamo legati agli insegnamenti degli apostoli.
Naturalmente parlo da testimone di Geova.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 2:08 pm

Filippo Delemme ha scritto:

E che dire dell'Apostolo Paolo? Ordinò l'ostracismo con le parole "Smettete di associarvi con lui, affinché si vergogni".
Ci troviamo di fronte ad una disciplina, anche se severa o di fronte ad una pratica di ostracismo?


Puoi chiarire per favore a chi si stava riferendo Paolo in quella circostanza?

"Smettete di associarvi" peraltro non significa non salutare nemmeno una persona conosciuta a frequentata per anni (atto che suona come disprezzo e assoluta mancanza di educazione!), ma implica molto di più... è chiaro che se a me una persona non piace per il suo comportamento non starò volentieri in sua compagnia.... un altro discorso è annunciare pubblicamente, dopo un comitato privato, che una persona non è più un tdg e pretendere che TUTTI si adeguino a tale cosa evitandolo come la peste, e sovente (localmente ma anche con esperienze striscianti su pubblicazioni e ad assemblee) tentare di convincere anche i parenti ad assumere la stessa posizione...

Mac
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 2:32 pm

Mac quanto mi piace come scrivi.. L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento 938167
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 3:45 pm

mackenzie ha scritto:
Filippo Delemme ha scritto:

E che dire dell'Apostolo Paolo? Ordinò l'ostracismo con le parole "Smettete di associarvi con lui, affinché si vergogni".
Ci troviamo di fronte ad una disciplina, anche se severa o di fronte ad una pratica di ostracismo?


Puoi chiarire per favore a chi si stava riferendo Paolo in quella circostanza?

"Smettete di associarvi" peraltro non significa non salutare nemmeno una persona conosciuta a frequentata per anni (atto che suona come disprezzo e assoluta mancanza di educazione!), ma implica molto di più... è chiaro che se a me una persona non piace per il suo comportamento non starò volentieri in sua compagnia.... un altro discorso è annunciare pubblicamente, dopo un comitato privato, che una persona non è più un tdg e pretendere che TUTTI si adeguino a tale cosa evitandolo come la peste, e sovente (localmente ma anche con esperienze striscianti su pubblicazioni e ad assemblee) tentare di convincere anche i parenti ad assumere la stessa posizione...

Mac

Il punto non è a chi si riferisce l'apostolo Paolo. Le parole sono presenti nei libri paolini e giovannei.
E' lo studioso che con dovizia esamina, confronta, specula, applica e da un senso alle parole di duemila anni fa.
Che poi "smettere di associarsi" con qualcuno non indica il saluto, è il tuo pensiero. Leggiti il contesto e le parti conclusive delle suddette lettere, confrontale con gli atteggiamenti e gli scritti cristiani e poi, avendo in mente il perché di quelle forti espressioni, saremo in grado di aprire bocca.
A te la parola.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Ven Dic 18, 2009 11:08 pm

[quote="Filippo Delemme"][quote="mackenzie"]
Filippo Delemme ha scritto:



Il punto non è a chi si riferisce l'apostolo Paolo. Le parole sono presenti nei libri paolini e giovannei.
E' lo studioso che con dovizia esamina, confronta, specula, applica e da un senso alle parole di duemila anni fa.
Che poi "smettere di associarsi" con qualcuno non indica il saluto, è il tuo pensiero. Leggiti il contesto e le parti conclusive delle suddette lettere, confrontale con gli atteggiamenti e gli scritti cristiani e poi, avendo in mente il perché di quelle forti espressioni, saremo in grado di aprire bocca.
A te la parola.

Il punto è anche a chi si riferisce.... eccome.... non sviamo il problema...
Se affrontiamo poi il tema del saluto, dovremmo chiarire cosa significava il saluto all'epoca, che non certo il Buongiorno di oggi.... gli studiosi servono a capire i testi.... perchè ciò che scrisse Paolo non può essere slegato dal suo contesto testuale e culturale...

Mac
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Sab Dic 19, 2009 1:34 am

[quote="mackenzie"][quote="Filippo Delemme"]
mackenzie ha scritto:
Filippo Delemme ha scritto:



Il punto non è a chi si riferisce l'apostolo Paolo. Le parole sono presenti nei libri paolini e giovannei.
E' lo studioso che con dovizia esamina, confronta, specula, applica e da un senso alle parole di duemila anni fa.
Che poi "smettere di associarsi" con qualcuno non indica il saluto, è il tuo pensiero. Leggiti il contesto e le parti conclusive delle suddette lettere, confrontale con gli atteggiamenti e gli scritti cristiani e poi, avendo in mente il perché di quelle forti espressioni, saremo in grado di aprire bocca.
A te la parola.

Il punto è anche a chi si riferisce.... eccome.... non sviamo il problema...
Se affrontiamo poi il tema del saluto, dovremmo chiarire cosa significava il saluto all'epoca, che non certo il Buongiorno di oggi.... gli studiosi servono a capire i testi.... perchè ciò che scrisse Paolo non può essere slegato dal suo contesto testuale e culturale...

Mac

E' evidente che tu contesti l'esercizio della disassociazione applicata dai testimoni di Geova, quindi non sto sviando nessun problema.
Per coloro che fanno finta di "non sapere", l'espulsione dalla nostra Confessione avviene solo se si realizzano due condizioni essenziali: l'individuo deve aver trasgredito fondamentali principi attinenti alla morale cristiana (commettendo adulterio, calunniando gravemente, ubriacandosi di continuo, ecc.) e non aver manifestato alcun segno di pentimento. Infatti anche se ha commesso gravi violazioni, ma dimostra di non volere persistere nella condotta errata, il trasgressore non viene espulso (alla faccia dell'ostracismo).
Ritengo strumentali quelle affermazioni che inciterebbero all'anarchia totale. Ogni aggregazione, oltre a tutelarsi con norme statutarie che stabiliscono l'espulsione dei dissidenti o di chi opera contro i fini associativi, prevede nel suo statuto un apposito organo disciplinare.
La prassi è riportata nelle nostre pubblicazioni.
Cavalcare l'onda dell'ostracismo è ridicolo per il semplice fatto che gli anziani esortano gli espulsi ad assistere al culto delle comunità locali. L'espulso viene incoraggiato a pentirsi e cessare dalla sua condotta errata per potersi di nuovo unire alla comunità dei fedeli.
Ora veniamo al punto focale: a chi si riferiva l'Apostolo Paolo e perché?
Sono diverse le occasioni di espulsione riportate nella Bibbia. 1 Corinti 5:2 Paolo si rammarica perché i corinti non avevano espulso un fornicatore ma più tardi si assicura che in presenza del pentimento del trasgressore, lo riassociassero .
E' più esplicito Paolo in ICorinti 5 dal vers. 5 al 9.
Sarebbe interessante capire come avveniva questa cosa. Come veniva trattato il caso riportato in corinti? Chi decideva per la disassociazione? Chi per l'eventuale riassociazione?
Si prega di non tergiversare e dare una risposta onesta.

Nei versetti succitati, cara Mac, Paolo non include chi si appropria del denaro altrui (furto di carte di credito e cose varie), significa che queste persone non rientrano in quella classe di persone che Paolo chiama "(rimuovete) l'uomo malvagio (fra voi)?"

Saluti
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Sab Dic 19, 2009 1:02 pm

Citazione :
Ogni aggregazione, oltre a tutelarsi con norme statutarie che stabiliscono l'espulsione dei dissidenti o di chi opera contro i fini associativi, prevede nel suo statuto un apposito organo disciplinare.
La prassi è riportata nelle nostre pubblicazioni.
Ogni organizzazione deve rendere conto alla legge. Gli unici motivi per cui non siete perseguibili in merito a questa pratica è per il fatto che la legge colpisce i diretti responsabili. Difatti se io denunciassi mia madre per questa pratica il tribunale daremme a me piena vittoria per due motivi: Atti ricattatori ai fini di estorsione e violazione della libertà di culto infatti la legge prevede che un individuo possa cambiare credo SENZA RICEVERE MISURE PUNITIVE DA NESSUNO!
Siccome in questi casi la società WTS è ben collocata in queanto come società ha il diritto di espellere coloro che non si adeguono al regolamento non può essere perseguita, non si può pretendere questo diritto. Ma nella misura in cui gli adepti mettono in atto un simile comportamento possono essere denunciati.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Sab Dic 19, 2009 1:08 pm

Filippo Delemme ha scritto:


E' evidente che tu contesti l'esercizio della disassociazione applicata dai testimoni di Geova, quindi non sto sviando nessun problema.
Per coloro che fanno finta di "non sapere", l'espulsione dalla nostra Confessione avviene solo se si realizzano due condizioni essenziali: l'individuo deve aver trasgredito fondamentali principi attinenti alla morale cristiana (commettendo adulterio, calunniando gravemente, ubriacandosi di continuo, ecc.) e non aver manifestato alcun segno di pentimento. Infatti anche se ha commesso gravi violazioni, ma dimostra di non volere persistere nella condotta errata, il trasgressore non viene espulso (alla faccia dell'ostracismo).

Sei sicur che venga usata solo in questi casi e con massima trasparenza.... questo è un problema... grave.... e non sto parlando a sproposito...

Filippo Delemme ha scritto:

Ritengo strumentali quelle affermazioni che inciterebbero all'anarchia totale. Ogni aggregazione, oltre a tutelarsi con norme statutarie che stabiliscono l'espulsione dei dissidenti o di chi opera contro i fini associativi, prevede nel suo statuto un apposito organo disciplinare.
La prassi è riportata nelle nostre pubblicazioni.

Non sto cercando di strumentalizzare niente, sei tu che mi attrbiuisci tale fine prima ancora che io abbia, di fatto, iniziato un effettivo contraddittorio...
Penso infatti che una qualsiasi associazione abbia il diritto di tutelarsi e di espellere chi non operi a fini associativi, come da accordi precedentemente presi (e qui bisognerebbe aprire una bella parentesi, magari un giorno...), posso invece trovare ingiusto che si attui con una totale chiusura di affetti, anche da parte di parenti stretti (e che anziani e sorveglianti facciano pressioni in tal senso perchè, per es. figli o genitori taglino i ponti fra di loro trasgredendo dei comandi biblici peraltro).... e tutto ciò sovente nella completa ignoranza, da parte delle persone che dovranno attuare tale misura, circa i motivi per cui una persona non è più TDG... lasciando spesso intendere che i motivi sono immoraltà, idolatria o simil, come da scrittura che tu conosci bene, quando altrettanto spesso quei motivi non sono contemplati effettivamente.

Filippo Delemme ha scritto:

Cavalcare l'onda dell'ostracismo è ridicolo per il semplice fatto che gli anziani esortano gli espulsi ad assistere al culto delle comunità locali. L'espulso viene incoraggiato a pentirsi e cessare dalla sua condotta errata per potersi di nuovo unire alla comunità dei fedeli.

Ciò significa che chi lascia i TDG perchè non più concorde con i metodi dell'organizzazione dev'essere ostracizzato a vita... qual'è la base scritturale? Stiamo dicendo che se uno non cambia idea deve rimanere emarginato... se così facessero i cattolici con chi è uscito da loro ed è diventato TDG non parlereste + con nessuno, anzi probabilmente vi sentireste preseguitati e vi rivolgereste ai tribunali per tale atteggiamento di emarginazione....

Filippo Delemme ha scritto:

Ora veniamo al punto focale: a chi si riferiva l'Apostolo Paolo e perché?
Sono diverse le occasioni di espulsione riportate nella Bibbia. 1 Corinti 5:2 Paolo si rammarica perché i corinti non avevano espulso un fornicatore ma più tardi si assicura che in presenza del pentimento del trasgressore, lo riassociassero .
E' più esplicito Paolo in ICorinti 5 dal vers. 5 al 9.
Sarebbe interessante capire come avveniva questa cosa. Come veniva trattato il caso riportato in corinti? Chi decideva per la disassociazione? Chi per l'eventuale riassociazione?

Paolo si rivolge alla Congregazione e invita a prendere provvedimenti nei confronti dell'uomo che aveva una relazione con la moglie di suo padre (probabilmente)... dove leggi chi doveva trattare tale caso e chi decideva per la disassociazione? Me lo indichi per favore?

In ultima analisi potremmo star qui a dibattere una vita sulle scritture e rimanere sulle rispettive posizioni... quel che trovo grave realmente è l'ultilizzo che la WTS fa di tale disposizione, soprattutto per tacitare chi dissente sulle colpe della stessa organizzazione ed emarginarlo per impedirgli di parlare con altri.... tu dirai c che non è così, che il provvedimento scritturale è chiaro che viene usato secondo giustizia ed io ti dico che può essere, a volte, ma molte volte così non è... non è disciplina è ricatto.... non è disciplina è imporre il silenzio spesso su cose scomode...
Solo un anno fa avrei detto quello che hai detto tu.... e quindi so che non mi crederai... ma tutto quello che ho vissuto nel frattempo mi ha messo in mano le evidenze di quel che dico... e me ne rammarico

Mac
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Sab Dic 19, 2009 6:28 pm

"Aquarivs"
Ogni organizzazione deve rendere conto alla legge.

Già fatto.

Gli unici motivi per cui non siete perseguibili in merito a questa pratica è per il fatto che la legge colpisce i diretti responsabili. Difatti se io denunciassi mia madre per questa pratica il tribunale daremme a me piena vittoria per due motivi: Atti ricattatori ai fini di estorsione e violazione della libertà di culto infatti la legge prevede che un individuo possa cambiare credo SENZA RICEVERE MISURE PUNITIVE DA NESSUNO!

Cambia avvocato. Se non siamo perseguibili vuol dire che non viviamo e non ci comportiamo in modo illegale.
In attesa che il tribunale (giudici) dia a te piena vittoria (per che cosa?), prova a denunciare la WT per lo stesso motivo.
Lascia agli avvocati le questioni legali.


Siccome in questi casi la società WTS è ben collocata in queanto come società ha il diritto di espellere coloro che non si adeguono al regolamento non può essere perseguita, non si può pretendere questo diritto.

Se la WT ha il diritto a tutelarsi, non capisco il tuo atteggiamento. Dovrebbe un giudice accusare e condannare un Ente Rligioso per farti un piacere? Modo abbastanza curioso di ragionare.


Ma nella misura in cui gli adepti mettono in atto un simile comportamento possono essere denunciati.

Ma che cosa scrivi? In questo Paese, io e tutti i "sudditi" siamo liberi di salutare e NON SALUTARE chicchessia. Prova a denunciarmi perché non mi piace la tua faccia e non ti saluto e se ti va bene ti consigliano una bella dormita a stomaco vuoto.
Di sabato generalmente non rido, ma oggi faccio un'eccezione.
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MessaggioTitolo: Re: L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento   L'ostracismo nei confronti di coloro che lasciano il movimento Icon_minitime1Sab Dic 19, 2009 9:37 pm

mackenzie ha scritto:
Filippo Delemme ha scritto:


E' evidente che tu contesti l'esercizio della disassociazione applicata dai testimoni di Geova, quindi non sto sviando nessun problema.
Per coloro che fanno finta di "non sapere", l'espulsione dalla nostra Confessione avviene solo se si realizzano due condizioni essenziali: l'individuo deve aver trasgredito fondamentali principi attinenti alla morale cristiana (commettendo adulterio, calunniando gravemente, ubriacandosi di continuo, ecc.) e non aver manifestato alcun segno di pentimento. Infatti anche se ha commesso gravi violazioni, ma dimostra di non volere persistere nella condotta errata, il trasgressore non viene espulso (alla faccia dell'ostracismo).

Sei sicur che venga usata solo in questi casi e con massima trasparenza.... questo è un problema... grave.... e non sto parlando a sproposito...


Non chiedermi se sono sicuro, chiediti se quello che dici è dimostrabile. Le disposizioni sono chiare e normalmente gli anziani le applicano. Le mie esperienze, e sono tante, contrastano con le tue.


Filippo Delemme ha scritto:

Ritengo strumentali quelle affermazioni che inciterebbero all'anarchia totale. Ogni aggregazione, oltre a tutelarsi con norme statutarie che stabiliscono l'espulsione dei dissidenti o di chi opera contro i fini associativi, prevede nel suo statuto un apposito organo disciplinare.
La prassi è riportata nelle nostre pubblicazioni.

Non sto cercando di strumentalizzare niente, sei tu che mi attrbiuisci tale fine prima ancora che io abbia, di fatto, iniziato un effettivo contraddittorio...
Penso infatti che una qualsiasi associazione abbia il diritto di tutelarsi e di espellere chi non operi a fini associativi, come da accordi precedentemente presi (e qui bisognerebbe aprire una bella parentesi, magari un giorno...), posso invece trovare ingiusto che si attui con una totale chiusura di affetti, anche da parte di parenti stretti (e che anziani e sorveglianti facciano pressioni in tal senso perchè, per es. figli o genitori taglino i ponti fra di loro trasgredendo dei comandi biblici peraltro).... e tutto ciò sovente nella completa ignoranza, da parte delle persone che dovranno attuare tale misura, circa i motivi per cui una persona non è più TDG... lasciando spesso intendere che i motivi sono immoraltà, idolatria o simil, come da scrittura che tu conosci bene, quando altrettanto spesso quei motivi non sono contemplati effettivamente.


Conosco famiglie con disassociati che convivono benissimo. Nessun vincolo affettivo frantumato (sono interrotti e non del tutto, i vincoli spirituali). Tu hai dei punti di vista personali che non condivido perché cozzano con una realtà che vivo tutti i giorni e che è diversa dalla tua.


Filippo Delemme ha scritto:

Cavalcare l'onda dell'ostracismo è ridicolo per il semplice fatto che gli anziani esortano gli espulsi ad assistere al culto delle comunità locali. L'espulso viene incoraggiato a pentirsi e cessare dalla sua condotta errata per potersi di nuovo unire alla comunità dei fedeli.

Ciò significa che chi lascia i TDG perchè non più concorde con i metodi dell'organizzazione dev'essere ostracizzato a vita... qual'è la base scritturale? Stiamo dicendo che se uno non cambia idea deve rimanere emarginato... se così facessero i cattolici con chi è uscito da loro ed è diventato TDG non parlereste + con nessuno, anzi probabilmente vi sentireste preseguitati e vi rivolgereste ai tribunali per tale atteggiamento di emarginazione....


Vedila da un punto di vista diverso. Chi si dissocia dalla nostra Confessione non gli frega niente dell'Organizzazione (formata da uomini), pertanto ritengo solo una scusa parlare di ostracismo. In molti casi, quando uno si dissocia o viene espulso, i danni li crea a chi resta nell'Organizzazione.
Alcuni che non hanno più condiviso certe disposizioni organizzative o dottrinali, non si sono dissociati. Magari non frequentano o lo fanno di rado. Ritengo abbiano fatto la scelta più saggia.



Filippo Delemme ha scritto:

Ora veniamo al punto focale: a chi si riferiva l'Apostolo Paolo e perché?
Sono diverse le occasioni di espulsione riportate nella Bibbia. 1 Corinti 5:2 Paolo si rammarica perché i corinti non avevano espulso un fornicatore ma più tardi si assicura che in presenza del pentimento del trasgressore, lo riassociassero .
E' più esplicito Paolo in ICorinti 5 dal vers. 5 al 9.
Sarebbe interessante capire come avveniva questa cosa. Come veniva trattato il caso riportato in corinti? Chi decideva per la disassociazione? Chi per l'eventuale riassociazione?

Paolo si rivolge alla Congregazione e invita a prendere provvedimenti nei confronti dell'uomo che aveva una relazione con la moglie di suo padre (probabilmente)... dove leggi chi doveva trattare tale caso e chi decideva per la disassociazione? Me lo indichi per favore?

In ultima analisi potremmo star qui a dibattere una vita sulle scritture e rimanere sulle rispettive posizioni... quel che trovo grave realmente è l'ultilizzo che la WTS fa di tale disposizione, soprattutto per tacitare chi dissente sulle colpe della stessa organizzazione ed emarginarlo per impedirgli di parlare con altri.... tu dirai c che non è così, che il provvedimento scritturale è chiaro che viene usato secondo giustizia ed io ti dico che può essere, a volte, ma molte volte così non è... non è disciplina è ricatto.... non è disciplina è imporre il silenzio spesso su cose scomode...
Solo un anno fa avrei detto quello che hai detto tu.... e quindi so che non mi crederai... ma tutto quello che ho vissuto nel frattempo mi ha messo in mano le evidenze di quel che dico... e me ne rammarico

Mac
Puoi dibattere quanto vuoi. Nella primitiva congregazione c'erano episcopi, anziani, saggi e compagnia bella. Quando Paolo e c. andarono a Gerusalemme al cospetto di altri "saggi", andarono lì per avere informazioni da trasmettere ed applicare altrove. Noi testimoni di Geova riteniamo questo come un modello della nostra Organizzazione. Se non ti piace, non è un mio problema. Questi bizantinismi e questi giri di parole lasciamoli ai bambini.
Noi abbiamo un'Organizzazione ordinata e disciplinata e crediamo che l'apostolo Paolo prendesse la direttiva per la salvaguardia della stessa congregazione. La stessa cosa facciamo noi
.


study
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